L’inizio della storia della pipa si perde in epoche davvero molto remote. Infatti, era molto diffusa l’usanza nelle comunità primitive, di dare fuoco alle radici o alle piante aromatiche per inalarne i fumi: per questo motivo venne ideata la “pipa”.
Da quei tempi il dispositivo di strada ne ha fatta, diventando l’oggetto di pregio che attualmente attrae innumerevoli appassionati ed estimatori.
Indice
- L’inizio della storia della pipa: la scoperta dell’America
- I materiali più utilizzati: dalla pipa in terracotta alla pipa in legno
- Pipa in terracotta
- Pipe in porcellana
- Pipe in ceramica
- Pipe in schiuma
- Pipe in legno
- Altri materiali utilizzati
L’inizio della storia della pipa: la scoperta dell’America
Nel XV secolo, con la scoperta dell’America, i Nativi Americani fecero conoscere il tabacco all'Europa, che divenne ben presto un passatempo molto diffuso e alla moda nel Vecchio Continente.
Gli indiani d’America producevano questi oggetti, che venivano donati o barattati con gli europei, in argillite o calcare. Furono proprio i marinai e gli esploratori ad importare le pipe nel proprio paese natale.
Gli indiani d’America producevano questi oggetti, che venivano donati o barattati con gli europei, in argillite o calcare. Furono proprio i marinai e gli esploratori ad importare le pipe nel proprio paese natale.
Nel Nuovo Continente i dispositivi, come il calumet della pace, venivano utilizzati principalmente per cerimonie religiose, mentre in Europa vennero usati perlopiù per svago.
I materiali più utilizzati: dalla pipa in terracotta alla pipa in legno
Durante il corso della storia della pipa, sono stati davvero tanti i materiali che gli artigiani hanno utilizzato.
Diffondendosi in tutto il mondo, il dispositivo divenne espressione delle varie culture locali e di conseguenza i modelli acquistarono delle caratteristiche che descrivevano il luogo in cui erano stati prodotti, diversificandosi principalmente sia per lo stile che per la differenza dei materiali utilizzati.
Vediamone alcuni.
Pipa in terracotta
Nel 1500 si diffuse l’uso della pipa in terracotta, che vide la luce in Inghilterra. Nonostante la sua fragilità, questa tipologia si diffuse in tutta Europa e venne prodotta prevalentemente in Orlanda, Belgio, Francia e Germania. L’attrattiva maggiore erano i costi contenuti dei materiali che venivano utilizzati per produrlo e che si ripercuotevano sul basso costo del prodotto, rendendolo accessibile ad una platea sempre più ampia di persone.
Nei due secoli a venire, le varie fabbriche cominciarono a caratterizzare maggiormente gli articoli di loro produzione, decorandoli con disegni e fregi di vario tipo. Le pipe in terracotta raggiunsero il loro massimo splendore nella Francia del 1800 quando, sostituite da altri prodotti, diventarono oggetti d’arte.
Inizialmente l’America importò questo tipo di pipe, ma nel 1800 regalò al mondo alcuni degli artigiani più bravi della storia. La produzione di questi utensili continua ancora oggi in pochi centri.
Pipe in porcellana
La storia della pipa continua fino ad arrivare alle pipe in porcellana, che videro al loro servizio l’arte di importanti scultori e artigiani. Perlopiù vennero prodotte in centri come Sèvres, famosi proprio per questo materiale. Gli stili più gettonati furono il neoclassico, il barocco e il romanico.
Fra il 1850 e il 1870 vennero prodotti più di 20 milioni di esemplari e dopo la guerra Franco-Prussiana, fino alla Prima Guerra Mondiale, venne creato un formato che prende il nome di Regimental, donato ai militari che avevano servito con onore la patria.
La produzione di queste pipe continua ancora oggi in Germania.
Pipe in ceramica
Dall'evoluzione delle pipe composte dai due materiali precedentemente analizzati, nacque la pipa in ceramica. Questa venne prodotta prevalentemente in Inghilterra, nello Staffordshire e a Whieldon.
Nel Nuovo Continente le pipe in ceramica non vennero prodotte, ma ordinate dall'Europa.
Queste si distinguevano dalle altre per la loro forma allungata.
Nel Nuovo Continente le pipe in ceramica non vennero prodotte, ma ordinate dall'Europa.
Queste si distinguevano dalle altre per la loro forma allungata.
Pipe in schiuma
Le pipe in schiuma sono fra le più affascinanti, cosa che può essere anche notata dai “soprannomi” che gli sono stati affibbiati come “Venere del Mare”, “Regina delle Pipe” e “Dea Bianca”.
La produzione di questi dispositivi avviene avvalendosi di sepiolite, materiale che permette una spiccata abbondanza di particolari nelle incisioni.
La produzione di questi dispositivi avviene avvalendosi di sepiolite, materiale che permette una spiccata abbondanza di particolari nelle incisioni.
Attualmente le pipe in schiuma sono prodotte anche in diverse tonalità.
Il periodo d’oro di questa tipologia di pipa si può collocare fra il 1850 e il 1925.
Pipe in legno
Ma le pipe maggiormente utilizzate della storia sono quelle in legno. La durabilità di questi oggetti li ha resi celebri, infatti il legno e molto difficile da rompere e in più non conferisce un sapore molesto al tabacco.
Fra il 1700 e il 1800 vennero sperimentate pipe in più di 25 varietà di legni. Ma fu nel 1850 che venne creata la pipa in radica di erica, uno dei materiali più utilizzati e maggiormente apprezzati dagli estimatori di quest’arte tanto antica quanto affascinante.
Fra il 1700 e il 1800 vennero sperimentate pipe in più di 25 varietà di legni. Ma fu nel 1850 che venne creata la pipa in radica di erica, uno dei materiali più utilizzati e maggiormente apprezzati dagli estimatori di quest’arte tanto antica quanto affascinante.
Dotata di qualità eccezionali per fumare il tabacco la pipa in radica di erica era anche molto malleabile, e permetteva di essere scolpita finemente.
La storia ci racconta che le pipe in erica furono prodotte nel villaggio di St. Claude, in Francia, nel 1982, dove poi fiorirono più di 16 fabbriche.
Oggigiorno le pipe in legno sono maggiormente prodotte in Europa, in Giappone e negli Stati Uniti. Queste hanno un range di prezzo davvero molto ampio, che varia al variare della qualità del pezzo e alla sua fattura.
Altri materiali utilizzati
La steatite, l’argillite, la pipestone e la catlinite erano i materiali prevalentemente utilizzati dai nativi americani. Gli europei fecero alcuni rocamboleschi tentativi con la produzione di dispositivi in avorio, latta e ferro. I meno abbienti provarono anche ad utilizzare materiali come gusci d’uovo e ossa di pollo.
Innamoratisi dell’arte di produrre questi oggetti di lusso, per più di 400 anni gli artigiani dell’emisfero occidentale produssero pipe in corno, osso, guttaperca, oro e argento. In seguito questi materiali caddero in disuso poiché, nonostante la loro bellezza, non garantivano una esperienza appagante per via del cattivo odore e sapore che producevano.
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